Il primo anno di vita del bambino

Trama e recensione de “Il primo anno di vita del bambino”, opera di Renè A. Spitz, edito da Giunti Editore.

Il primo anno di vita del bambino è un testo dello psichiatra e psicoanalista statunitense René A. Spitz (1887-1974) che ha introdotto concetti rilevanti per la ricerca e gli interventi terapeutici in psicologia evolutiva. L’autore mostra come la relazione disturbata con la madre ostacoli gravemente lo sviluppo psicologico del bambino.

Raramente ci si tende conto della grande importanza della madre nei processi di apprendimento e di presa di coscienza del bambino o ci si rende conto dell’importanza primordiale che in questo processo hanno i sentimenti della madre. Il libro parla di come l’atteggiamento affettivo della madre determina la qualità delle esperienze di ogni bambino. Ognuno di noi percepisce affettivamente e reagisce alle manifestazioni affettive. Il bambino percepisce affettivamente in modo più pronunciato rispetto all’adulto e, secondo Spitz, è quindi l’atteggiamento affettivo della madre che serve di orientamento per il lattante.

Naturalmente ogni madre è diversa e quindi l’autore ci fa notare che la gamma dei sentimenti, delle risposte e dei comportamenti affettivi è assai varia a seconda del tipo di carattere della madre. Il bambino è nato col suo patrimonio congenito individuale e questo esercita influssi diversi sui sentimenti della madre. Non è possibile trascurare l’importanza dello sviluppo nervoso nei primi mesi, anzi, nei primi anni di vita. Questo sviluppo rende possibile azioni e comportamenti, che in caso contrario non sarebbero assolutamente possibili. I due fattori interagenti sono quindi la madre, con la sua individualità già formata, ed il bambino con una individualità in via di formazione.

Il libro di Spitz è ovviamente un testo di alto grado d’intelligenza e colmo di spiegazioni ed esempi che ci aiutano a comprendere lo sviluppo dei bambini nei primi mesi. Il libro è adatto come approfondimento universitario per studenti di psicologia, ma anche per le mamme che ne vogliono sapere di più sull’argomento.