Piano americano. Giuseppe Cederna si mette a nudo per raccontare cosa significa essere attore.

Giuseppe Cederna (Roma, 1957) è un attore e scrittore che è comparso in due recenti successi della commedia italiana Maschi contro femmine (2010) e Femmine contro maschi (2011). Altri titoli della sua carriera sono Il partigiano Johnny (2000), El Alamien – La linea di fuoco (2002), Cielo e terra (2004), Il primo giorno d’inverno (2008), Diverso da chi (2009). E poi… Nine (2009), dal quale parte tutto.

Piano americano è, invece, la sua terza fatica come scrittore. Da dove cominciare? Dunque… piano americano – anche abbreviato in PA - , nel gergo cinematografico, fa riferimento a una particolare inquadratura: riprende l’attore dalle ginocchia in su, con lo scopo di permetter maggiore libertà di azione ed espressiva.

Con un piano americano, Giuseppe Cederna ripercorre la sua carriera artistica, con particolare attenzione all’esperienza fatta in America; con sguardo acuto, estrapolando quella che, secondo lui, è l’essenza dell’attore. Il punto di partenza della riflessione è, appunto, Nine, film ispirato a 8 e 1/2 di Federico Fellini (regista è Rob Marshall, già avvezzo ai film musical con Chicago).

Il contabile Fausto, personaggio di Cederna in Nine, si trasforma in pretesto per un viaggio nel mondo del cinema e nell’anima della figura dell’attore. C’è un po’ di tutto in queste pagine: i ricordi del cinema italiano, il fascino degli incontri con attori e registi stellari, le attese, i voli e le soste, la lontananza da casa e gli alberghi, i provini falliti e riusciti, i set televisivi, il fantasma di Mastroianni. Ma soprattutto c’è lui, Giuseppe Cederna, con la sua sensibilità di l’attore e prima ancora con quella di uomo.

Chi o cos’è un attore? E cosa rimane di lui una volta che le luci della ribalta si spengono, e il sipario viene calato?

Feltrinelli Editore